Così, guardandole fisse negli occhi comincia a dire loro:"Care piccole e adorabili cagnette, la data in cui il grande Leonardo Da Vinci, dipinse il mio originale, risale all'incirca tra l'anno 1503 e il 1514, località più o meno dove fu dipinto fu Firenze, si tratta di un dipinto ad olio su tavola di 77x53cm, la donna in questione è Lisa Gherardini, moglie di Francesco Del Giocondo.
Il quadro attualmente si trova al museo del Louvre di Parigi. La Gioconda fu acquistata da Francesco I re di Francia nel 1516, quando Leonardo Da Vinci si trasferì definitivamente da quelle parti, ed è per questo che l'originale attualmente appartiene alla Francia e non all'Italia.
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Continuando Monna Lisa dice a Babà e Pepè: Care wagliuncelle mie, in sintesi chille ca va già ditte è la storia della Gioconda, sempre continuando dice:"Poi un bel giorno il quadre, si chille originale disse a tutte quante nuie, sue fotocopie :"We piccerelle, vuie che o putite fà ,girate il mondo è divertitevi tanto e cambiateve nu poche o lucke, ma o vulite capì ca non stiamme chiù no 1500, siamme oramai negli anni 2000, ah finalmente ve la già ditte......"
E accussi, sentendo parlà a issa, decisi primma di famme nu belle girette in Italy, comme a città e Napule, dove ho imparate tra l altre o dialette napulitane e poi di accettà l' invito di Erikafashion e d'indossà uno dei soie bielle cappielle, da soie colleziò intitolata "Stracci, pagliacci, poveracci".
Libera traduzione dal napoletano verso l'italiano, dell'ultima simpatica conversazione della fotocopia della Gioconda,verso Babà e Pepè:"Care bambine miei, in sintesi quello che vi ho raccontato è la storia di questo quadro.
Tempo addietro, sempre questo stesso originale cioè: Nostra signora Gioconda, vedendo tutte quante noi, sue piccole creaturelle stanche e fotocopiate, ci disse, che per noi era giunta l'ora di farci tanti bei viaggi, dato che lo potevamo fare attraverso il mondo multimediale, e inoltre ci ricordò, di cambiare un poco la nostra immagine, dato che non eravamo più nel 1500, ma bensì nel ventunesimo secolo, e così sentendola parlare, ho deciso io fotocopietta in crisi, di farmi prima un bel giretto turistico nella bella Italia, come ad esempio visitare Napoli, dove ho imparato il dialetto napoletano e poi ho accettato l'invito di Erikafashion, d'indossare uno dei suoi bellissimi cappellini della sua amata collezione, intitolata "Stracci, pagliacci, poveracci".
E rispondendo, Pepè dice a Monna Lisa" I...e. l'aveva gia...a di...di..ttè, ca c e..c..e..era qualche co..cosa di ...di cambi..biato, in voi, cara Monna Lì, e continuando le dice ancora:"Quante è...è belle chillo ca a...avite appena ditte, e...e di comme a...a.vite imparate o..o.. dialette napulitane.
Ttraduzione dal napoletano verso l' italiano di Pepè :" Io l'ho detto come appena vi ho vista, che in voi cara Monna Lisa c'era qualche cosa di diverso.Continuando Pepè le dice ancora:"Sapete cara signora fotocopietta Monna Lisa , è molto bello quello che avete appena detto e di come vi siete impegnata, per imparare il simpatico dialetto napoletano, brava veramente brava.
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Ma presa sempre più dalla conversazione che sta avendo con le simpatiche Babà e Pepè, la fotocopia di Monna Lisa Gherardini, comincia a domandare loro che lavoro svolgono e dice :"E mò tocca a voi duie, sù raccuntateme, raccuntateme, chille ca facite di bello na vita".
E in risposta, Babà dice a Monnalisa: "Devi sapè na cosa Momnna Lì , che Pepè ed ie da quante ci siamme trasferite qui nelle lontane Americhe, ci siamme specializzate in veterinaria e da poco stiamme a lavorà nella nostra professiò, pa aiutare quante più e possibile altri nostri simili, e nel far questo ci mettiamme tutto o nostre impegne, e devi sapè natra cosa, che di tante in tante Pepè ed ie,, amiamme parlà o napulitane, come hai potuto ben capire, insomma, per non scurdarci ne di Napoli e ne do Vesuvie, no?"
La fotocopia di Monna Lisa Gherardini, commossa di tutto quello che stava sentendo e con le lacrime agli occhi, dice ad entrambe le adorabili cagnette:" E Wagliuncelle mie, wagliuncelle mie, comme song veramente commossa di tutto chille ca avite ditte, e di comme tinite a cuore Napule e a soia cultura, nonostante siete esuli in terra assaie, assaie luntana da Napule, e di comme vi prodigate seriamente giorno dopo giorno per aiutare altri, col vostro lavoro, sapete che ve diche, care Babà e Pepè ca siete veramente, due sfugliatelle napulitane de dolcezza, brave brave, continuate accussì."
Traduzioni dal napoletano all'i italiano, dell'ultima risposta che Babà da alla fotocopia della Gioconda:"Sai Monna Lisa, da poco Pepè ed io ci siamo speciallizzate in veterinaria, e ci stiamo prodigando tanto, per aiutare a guarire quanti più è possibile i nostri simili, nel far questo ci mettiamo tutto il nostro impegno, e molte volte dopo le ore stancanti di lavoro sia a Pepè che a me, piace dialogare in dialetto napoletano, come hai potuto ben capire, tanto per non scordarci nè di Napoli nè del vesuvio, no?
In risposta Monna Lisa dice a loro due:"Bambine mie sono veramente commossa, per tutto quello che avete appena detto, e di quello che state facendo seriamente sia nella vostra professione di brave veterinarie, e anche di quello che simpaticamente fate per non dimenticarvi nè di Napoli nè del Vesuvio, brave continuate così.
...............................................
Pepè e Babà rispondendo al bel complimento fatto dalla fotocopia di Monna Lisa Gherardini, le rispondono:"Grazie assaie Monnalì, si stata anche tu na sfugliatella piene cremma, oggi cu nuie.
Babà continuando dice;"Ti va si dopo a sfilata vieni cu nuie ca ti offrimme na bella pizzella, nel localine de Ciro?Isso sta qua dietre l 'angolo in via Delle Favole nummero 2.
Monna Lisa rispondendo dice:"Song veramente felice del vostro invite, grazie assai, piccerelle, ci verrò.e
Ultima traduzione dal napoletano verso l'italiano di Babà e Pepè verso la fotocopia della Gioconda e viceversa"Sapete Monna Lisa, oggi con noi siete stata veramente una deliziosa sfogliatella ricca di crema pasticcera. ( la sfogliatella è un altro tipico dolce napoletano).
E continuando Baba dice ancora a Monna Lisa:"Ti va di uscire con noi dopo la sfilata di Erikafashion, per andare a mangiare una bella pizza, nel localino di Ciro, che sta proprio qui dietro l'angolo, esattamente in via Delle Favole numero 2?
E Monna Lisa accetta volentieri l'invito..
Così, dopo la sfilata, felicemente tutte e tre vanno nel localino di Ciro.
Fine
Nota personale : l'autrice in questa divertente e dolce favola, ha cercato quanto più è possibile, di rendere questo testo di facile comprensione a tutti, usando quasi sempre delle accurate traduzioni dove necessitavano.
L'autrice spera tanto che vi siate divertiti nel leggere questo testo favolistico, dove sono stati accennati certi temi , ma che poi alla fin fine, l'autrice ha preferito far ritorno nella favola. E per quanto riguarda la morale? Beh chiilla ce sta, ce sta proprio, traduzione:" Beh quella ci sta, ci sta, basta solo cercarla e si troverà subito".
Ideatrice, autrice e scrittrice della simpatica favola" Fragolinarossa alias Erikafashion". Ideatrice e creatrice del cappellino che si vede nella foto,Erikafashion,.
Il quadro attualmente si trova al museo del Louvre di Parigi. La Gioconda fu acquistata da Francesco I re di Francia nel 1516, quando Leonardo Da Vinci si trasferì definitivamente da quelle parti, ed è per questo che l'originale attualmente appartiene alla Francia e non all'Italia.
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Continuando Monna Lisa dice a Babà e Pepè: Care wagliuncelle mie, in sintesi chille ca va già ditte è la storia della Gioconda, sempre continuando dice:"Poi un bel giorno il quadre, si chille originale disse a tutte quante nuie, sue fotocopie :"We piccerelle, vuie che o putite fà ,girate il mondo è divertitevi tanto e cambiateve nu poche o lucke, ma o vulite capì ca non stiamme chiù no 1500, siamme oramai negli anni 2000, ah finalmente ve la già ditte......"
E accussi, sentendo parlà a issa, decisi primma di famme nu belle girette in Italy, comme a città e Napule, dove ho imparate tra l altre o dialette napulitane e poi di accettà l' invito di Erikafashion e d'indossà uno dei soie bielle cappielle, da soie colleziò intitolata "Stracci, pagliacci, poveracci".
Libera traduzione dal napoletano verso l'italiano, dell'ultima simpatica conversazione della fotocopia della Gioconda,verso Babà e Pepè:"Care bambine miei, in sintesi quello che vi ho raccontato è la storia di questo quadro.
Tempo addietro, sempre questo stesso originale cioè: Nostra signora Gioconda, vedendo tutte quante noi, sue piccole creaturelle stanche e fotocopiate, ci disse, che per noi era giunta l'ora di farci tanti bei viaggi, dato che lo potevamo fare attraverso il mondo multimediale, e inoltre ci ricordò, di cambiare un poco la nostra immagine, dato che non eravamo più nel 1500, ma bensì nel ventunesimo secolo, e così sentendola parlare, ho deciso io fotocopietta in crisi, di farmi prima un bel giretto turistico nella bella Italia, come ad esempio visitare Napoli, dove ho imparato il dialetto napoletano e poi ho accettato l'invito di Erikafashion, d'indossare uno dei suoi bellissimi cappellini della sua amata collezione, intitolata "Stracci, pagliacci, poveracci".
E rispondendo, Pepè dice a Monna Lisa" I...e. l'aveva gia...a di...di..ttè, ca c e..c..e..era qualche co..cosa di ...di cambi..biato, in voi, cara Monna Lì, e continuando le dice ancora:"Quante è...è belle chillo ca a...avite appena ditte, e...e di comme a...a.vite imparate o..o.. dialette napulitane.
Ttraduzione dal napoletano verso l' italiano di Pepè :" Io l'ho detto come appena vi ho vista, che in voi cara Monna Lisa c'era qualche cosa di diverso.Continuando Pepè le dice ancora:"Sapete cara signora fotocopietta Monna Lisa , è molto bello quello che avete appena detto e di come vi siete impegnata, per imparare il simpatico dialetto napoletano, brava veramente brava.
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Ma presa sempre più dalla conversazione che sta avendo con le simpatiche Babà e Pepè, la fotocopia di Monna Lisa Gherardini, comincia a domandare loro che lavoro svolgono e dice :"E mò tocca a voi duie, sù raccuntateme, raccuntateme, chille ca facite di bello na vita".
E in risposta, Babà dice a Monnalisa: "Devi sapè na cosa Momnna Lì , che Pepè ed ie da quante ci siamme trasferite qui nelle lontane Americhe, ci siamme specializzate in veterinaria e da poco stiamme a lavorà nella nostra professiò, pa aiutare quante più e possibile altri nostri simili, e nel far questo ci mettiamme tutto o nostre impegne, e devi sapè natra cosa, che di tante in tante Pepè ed ie,, amiamme parlà o napulitane, come hai potuto ben capire, insomma, per non scurdarci ne di Napoli e ne do Vesuvie, no?"
La fotocopia di Monna Lisa Gherardini, commossa di tutto quello che stava sentendo e con le lacrime agli occhi, dice ad entrambe le adorabili cagnette:" E Wagliuncelle mie, wagliuncelle mie, comme song veramente commossa di tutto chille ca avite ditte, e di comme tinite a cuore Napule e a soia cultura, nonostante siete esuli in terra assaie, assaie luntana da Napule, e di comme vi prodigate seriamente giorno dopo giorno per aiutare altri, col vostro lavoro, sapete che ve diche, care Babà e Pepè ca siete veramente, due sfugliatelle napulitane de dolcezza, brave brave, continuate accussì."
Traduzioni dal napoletano all'i italiano, dell'ultima risposta che Babà da alla fotocopia della Gioconda:"Sai Monna Lisa, da poco Pepè ed io ci siamo speciallizzate in veterinaria, e ci stiamo prodigando tanto, per aiutare a guarire quanti più è possibile i nostri simili, nel far questo ci mettiamo tutto il nostro impegno, e molte volte dopo le ore stancanti di lavoro sia a Pepè che a me, piace dialogare in dialetto napoletano, come hai potuto ben capire, tanto per non scordarci nè di Napoli nè del vesuvio, no?
In risposta Monna Lisa dice a loro due:"Bambine mie sono veramente commossa, per tutto quello che avete appena detto, e di quello che state facendo seriamente sia nella vostra professione di brave veterinarie, e anche di quello che simpaticamente fate per non dimenticarvi nè di Napoli nè del Vesuvio, brave continuate così.
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Pepè e Babà rispondendo al bel complimento fatto dalla fotocopia di Monna Lisa Gherardini, le rispondono:"Grazie assaie Monnalì, si stata anche tu na sfugliatella piene cremma, oggi cu nuie.
Babà continuando dice;"Ti va si dopo a sfilata vieni cu nuie ca ti offrimme na bella pizzella, nel localine de Ciro?Isso sta qua dietre l 'angolo in via Delle Favole nummero 2.
Monna Lisa rispondendo dice:"Song veramente felice del vostro invite, grazie assai, piccerelle, ci verrò.e
Ultima traduzione dal napoletano verso l'italiano di Babà e Pepè verso la fotocopia della Gioconda e viceversa"Sapete Monna Lisa, oggi con noi siete stata veramente una deliziosa sfogliatella ricca di crema pasticcera. ( la sfogliatella è un altro tipico dolce napoletano).
E continuando Baba dice ancora a Monna Lisa:"Ti va di uscire con noi dopo la sfilata di Erikafashion, per andare a mangiare una bella pizza, nel localino di Ciro, che sta proprio qui dietro l'angolo, esattamente in via Delle Favole numero 2?
E Monna Lisa accetta volentieri l'invito..
Così, dopo la sfilata, felicemente tutte e tre vanno nel localino di Ciro.
Fine
Nota personale : l'autrice in questa divertente e dolce favola, ha cercato quanto più è possibile, di rendere questo testo di facile comprensione a tutti, usando quasi sempre delle accurate traduzioni dove necessitavano.
L'autrice spera tanto che vi siate divertiti nel leggere questo testo favolistico, dove sono stati accennati certi temi , ma che poi alla fin fine, l'autrice ha preferito far ritorno nella favola. E per quanto riguarda la morale? Beh chiilla ce sta, ce sta proprio, traduzione:" Beh quella ci sta, ci sta, basta solo cercarla e si troverà subito".
Ideatrice, autrice e scrittrice della simpatica favola" Fragolinarossa alias Erikafashion". Ideatrice e creatrice del cappellino che si vede nella foto,Erikafashion,.
Rielaborazione fotografica a cura di Erikafashion alias Fragolinarossa.
Ogni tanto, una buona favola condita con un pò di allegria, fa proprio bene sia ai grandi che ai più piccini
Ciao,ciao a tutti da Erikafashion.
Nonostante questo brano sia stato riveduto da attacchi hacker, e come si dice a Roma a ridaglie, nel senso che ci risiamo di nuovo, purtroppo il brano è stato alterato, ed io l'ho lasciato rovinato in alcune parti, così, chi lo legge, si può rendere immediatamente conto, di quale miserabile parte è capace un senza coscienza, quindi, mi scuso con il mio pubblico, ma non è colpa mia, ma si sa bene oramai di chi è la colpa, di chi si dovrebbe veramente vergognare, di stra cambiare delle favole con fine solo umanitario e sociale, ma tanto, per questo o questa individua, neanche la maschera ci può più!
È GENTE PURTROPPO, TALMENTE INFAME E VIGLIACCA, CHE QUANNO STRACAMBIA O FÀ SOLO DE NISCOSTO E MAI DAVANTI A L'ALTRI, E MÒ O VOLETE SAPÈ PPERCHÈ O FÀ DÈ NISCOSTO? PPERCHÉ HA PAURA CHE QUARCUNO O PRMA O POI GLI E SPUTI VERAMENTE N FACCIA, TARMENTE FÀ NNÀ PARTE A CCOSSÌ VILE E SCHIFOSA, DEL RESTO COME SCRISSE UNO DEI PIÙ GRANNI DRAMMATURGHI AR MONNO: RIDE DELLE FERITE ALTRUI, COLUI CHE NON FU FERITO MAI!
PURTROPPO CARO PUBBLICO MIO, QUEST' URTIMA FRASE, GLI E LO DOVUTA A RICANTÀ, DE NOVO NER DIALETTO ROMANESCO A QUER L'INFAME.