martedì 16 agosto 2011

"La stracci, pagliacci, poveracci" di Erikafashion, ha il piacere di 'presentarvi' la sua nuova collezione di adorabili cappellini.



Babà Mentre osserva quest'altro bel modellino e pensando sempre in dialetto partenopeo, dice fra sé e sé "Però quant song bellelle sti straccelle puverelle, puverelle di Erikafashion in arte Fragolinarossa,mo song proprie carine, anzi dopo aver visto gli altri modelli da collezione,mò sapete che faccio? Vade  di persona  da Erika, e le vade a dì quante song bellelle sti cappielle, quante song belle e così le vade a fà i miei  graditi complimenti". Traduzione dal napoletano all'italiano del pensierino di Babà:"Quanto sono carini questi piccoli adorabili straccetti poverelli, poverelli di Erikafashion, sono proprio carini, anzi come appena finisco di vedere la collezione dei restanti modelli, vado da Erika e le vado a fare i miei migliori complimenti."
Nel frattempo entra Pepè e .....To be continued the next week.....
Da un idea  satirico-favolistica-pedagogica- di :Fragolinarossa  alias Erikafashion
Testo a cura di :Fragolinarossa alias Erikafashion.
Creazioni artistiche  e fotografie a cura di : Erikafashion in arte Fragolinarossa.
Il  laboratorio sperimentale scenografico-artistico-pedagogico è a cura di Fragolinarossa in arte Erikafashion.
                                                                                            A presto..........

La linea: "Stracci, pagliacci, poveracci" di Erikafashion, ha il piacere di presentarvi, la sua nuova linea di cappellini.

La simpatica e arguta cagnolona di nome  Babà, essendo arrivata un attimo prima per la  presentazione della collezione di Erikafashion,  dice a Pepè, che a sua volta sta di poco più distante  da lei, in dialetto napoletano ovviamente: "Presto, iamme, curre Pepè, ca a  sfilata della nuova llinea di cappellini di Erikafashion intitolata,Straccielle, pagliaccielle, poverelle, mò sta acca ,e poi è appena iniziada."
Rispondendo,sempre in dialetto napoletano e balbettando un pò, la timidina Pepè dice a sua volta all'amica Babà: "A...aaspiettame Babà che mò...mò...sto, pa  a...a...arri...ri..và ."
Traduzione dal napoletano all'italiano fra Babà e l'amica Pepè, così Babà dice a Pepè:"Sbrigati Pepè, che la nuova collezione di Erikafashion, intitolata Stracci, pagliacci, poveracci, sta qui e poi è appena iniziata e Pepè rispondendo le dice:"Aspettami cara Babà, che sto per arrivare".
Ma nel frattempo, che la partenope Babà aspetta qualche secondo a quella gran timidina dell'amica Pepè, la simpatica cagnolona guarda anche....to be continued.....

giovedì 11 agosto 2011

"Yoghi ritorna a casa! E la malinconia si fa sentire".Terza e ultima parte.

Quindi, mentre Yoghi, Bubu, il ranger Smith (Hanna-Barbera Production) e tutti gli altri orsacchiottoni-ladroni, sono riuniti e seduti, per gustarsi il proprio bel piattino
 di miele di castagno proveniente da Zafferanetta Etneia, e mentre guardano le ultime foto del  più grande vulcano attivo d'Europa cioè l'Etna, nella tana di Yoghi si sente all'improvviso un suono che fa drin.....drin...drin....
E' lo squillo del telefono di casa.
Yoghi nel rispondere, ha la felice sorpresa di sentire il caro amico Cicciuzzo, che sta telefonando dall'amata Sicilia.
Quindi,  l'orsacchiottone-ladrone contento della telefonata, risponde all'amico in dialetto Katanesello-siciliano e gli dice: "Oh chi piaciri Cicciuzzo ca mi stai rannu cu sta to telefonatina, sai ca na me tana, tutti i me amici vinnunu pi darimi u ben tornatu, e poi sai ci stanu piacennu assai, assai, u meli di castagnu e i fotu ca scattamu nda l'etna, infatti, semu tutti a riuniti e assittati pi taliari i fotu di L'Etna, sai?"

Traduzione dal Katanesello-siciliano all'italiano, quindi Yoghi nel rispondere, dice a Cicciuzzo: "Che piacere amico mio che mi stai dando, che piacere, con questa tua  telefonatina.

Sai, qui tutti gli altri miei amici si sono riuniti nella mia tana, per darmi il saluto del ben tornato, e poi  dopo, hanno preso a gustare il miele di castagno proveniente da Zafferanetta Etneia, anzi, proprio adesso stanno guardando le ultime foto che abbiamo scattate lì sull'Etna, mentre c'era  in corso l'ultima eruzione vulcanica".
Commosso l'amico Cicciuzzo, risponde a Yoghi e gli dice: "Quanti bei ricordi eh, caro Yoghi? Quanti bei ricordi".
Poi Cicciuzzo continuando discorso dice ancora:"Sai accanto a me c'è il signor Calogero, che ti vuole dire una  cosa?"
 Quindi, Cicciuzzo passa la cornetta telefonica al signor Calogero, propietario dell'omonima e famosa  pasticceria, che si trova in provincia di Katanetta, in Sikanetta.
Al che, dopo essersi salutati telefonicamente, il signor Calogero prende parola e dice  in dialetto Katanesello-siciliano al simpatico orsacchiottone-ladrone, dicendo: "Signo Yoghi fra non motto le arriveranno in regalu, ceti fotu di l'Etna, ca scattai  iù pessonalmenti a Castelmola, u sapi zu piccolo e bezzu centru abitato, ca sta ndo cocuzzulu da muntagna supra Taormina, ah? Inoltri, le arriveranno autru ruci, proveniente do me laboratoriu dolciariu e cioè i famosissimi pasti di mandolla, e sugnu sicuru ca ci piacerannu assai, assai".

Traduzione dal dialetto Katanesello-siciliano verso l'italiano:"Signor Yoghi, fra non molto le arriveranno altri bei regali, lì, dove sta lei a Jellystone, come le foto con vista sull'Etna, che io personalmente ho scattato quando sono stato in visita a Castelmola, sa quel  piccolo e caratteristico centro abitato, sulla punta della montagna, chiamato anche "Il nido dell'aquila", con  poco più di 1.000 abitanti e che  si trova ad una  altezza  media di 550 metri dal livello del mare, precisamente è situato sopra Taormina; dove tra l'altro la vista panoramica è bellissima.

 Inoltre, assieme a queste foto, le faccio arrivare signor Yoghi un altro piccolo omaggio, proveniente dal mio famoso laboratorio dolciario, consistente in una confezioncina di paste di mandorla, e sono sicuro che le piaceranno moltissimo".
 Yoghi commosso da tutto ciò, ringrazia il signor Calogero e inoltre lo invita a fare come appena può, una piccola visitina nel famoso e immaginario parco di Jellystone (Hanna-Barbera Production) perchè anche lì, ci sono tante  altre cosucce da vedere - se pur a cartoni animati, ma pur sempre belle da vedere - come ad esempio i famosissimi Geyser.
E da mangiare, poi? No problem, perchè grazie al bravo ed esperto ladruncolone Yoghè, c'è sempre tanta roba da far gustare agli ospiti, lì, a Jellyston, no?
Ma mentre Yoghi  saluta  telefonicamente gli amici siciliani e cioè il caro Cicciuzzo e il signor Calogero, dalla porta della sua tana entra  un fulgido raggio di sole, chiamato Cindy, e quindi il cuore di Yoghi, comincia a palpitare!
Così,  riflettendo fra se e se l'orsacchiottone  dice: "Che bella seratina sto passando adesso, proprio bella, in fin dei conti la mia nostalgia è stata costellata da felici eventi, ma il più grande di tutti è stato rivedere la mia amata orsacchiottina!

 Si è proprio vero, ho potuto fare il giro del mondo, vedere bellissimi e incantevoli luoghi - tra l'altro unici nel suo genere - ho gustato rare  prelibatezze dolciarie! Però, la sola vista della mia amata Cindy, mi ha fatto superare di gran lunga tutta la nostalgia o "saudade" (termine brasiliano che sta per: nostalgia) che ho provato fino ad ora!
Oh, oh, se non sbaglio domani ritornerò a riprendere  il mio duro lavoraccio di sempre e cioè quello di fare il  simpatico ladruncolo e buon razziatore di cestini di merenda nei celebri cartoons Hanna-Barbera, così uscirò  dalla bella e divertente favoletta scritta  da Fragolinarossa alias Erikafashion".

 Ma prima d'andar via da questa bella favola, vorrei dire due paroline all'autrice del  testo: "Grazie Erikafashion alias Minerva Italika, alias, alias, Fragolinarossa  per il bel viaggietto immaginario che mi hai dato l'occasione di fare, cioè in Sicilia dalle tue parti, sai mi sono proprio divertito un sacco, eh, ma ogni tanto ci vuole, ci vuole proprio, sai?"
Nel frattempo, Erikafashion alias Fragolinarossa rispondendo a Yoghi gli dice:: "Prego, caro orsacchiottone simpaticone, è stato un vero piacere da parte mia, inserirti in questo immaginario viaggio favolistico in Sicilia, così finalmente anche tu hai potuto interagire , "cu sta bezza e solari terra, ca si trova, ndo menzu do mediterraneu, traduzione dal Katanesello-sicilianetto all'italiano: "con questa bella e solare terra che si trova, nel bel mezzo del mar Mediterraneo".
                                                                         The End.
Ideatrice e Autrice del testo favolistico socio-psico-pedagogico-didattico:Erikafashion alias Minerva Italika, alias, alias, Fragolinarossa.
Foto tratte dall'album: Quando Fragolinarossa crea a 360 gradi.
Fotografie a cura di: Minerva Italika alias Erikafashion, alias, alias, Fragolinarossa.

        
                            Nota autobiografica dell'autrice del medesimo  testo favolistico:                                
Gradevole favola dedicata ai miei cari e amati genitori: Francesco - detto - Cicciuzzo e Maria Grazia,  che rimarranno per sempre, nel mio cuore e nella mia mente, con grande affetto, da parte della loro diletta  figlia, in arte  Fragolinarossa alias Erikafashion alias, alias Minerva Italika.

giovedì 4 agosto 2011

Conversazione fra Babà e Pepè, due simpatiche cagnoline emigranti, napoletane, partenopee.

La  simpatica e arguta cagnolona  napoletana-partenope Babà, emigrata nelle lontane Americhe, dopo aver letto dal  suo quotidiano preferito, intitolato:" La voce dell'eco canino di Los Dogs in Canifornia", comincia a  raddrizzare immediatamente le  sue orecchie-antennine, nel sapere che nella sua cittadella in via dell'oceano Pacifico numero otto, Erikafashion in arte Fragolinarossa, nel pomerriggio  di quello stesso splendido giorno, avrebbe esposto alcune  delle sue più belle creazioni, facenti parte della sua amata, divertente e significativa collezione, intitolata "Stracci, pagliacci, poveracci".

Quindi, Babà presa dall'euforico evento, dice fra sè e sè:"Questo pomeriggio ci andrò".
Dopo la sua subitanea reazione, decide  di telefonare all'amica Pepè, (anch'essa come Babà è partenope, emigrata a sua volta nelle lontane Americhe), per sapere  se vuole venire con lei, per vedere l'affascinante e divertente  collezione di Erikafashion, che si sarebbe tenuta quello stesso pomeriggio....
Però la timida Pepè in un primo momento declina mortificata l'invito, scuotendo diverse volte il capo e dicendo inoltre all'amica Babà in dialetto napoletano: "Te ringrazio Babbà, ma tu...tu... o sai ca song nu..nu... poche timida, e..e..e... poi ...poi...poi...nu pochine  balbetto quanne pa....parlo, qui...quindi, nu...nu..nunce veng, grazie assaie Babbà".
Ma Babà per scuotere l'amica di sempre, cioè  quella gran timidina di Pepè, le risponde con fare deciso nella cadenza  dialettale napoletana e le dice:"Ma, iamme, curre  Pepè, viene acca da me, ca poi nel pomeriggio ci andiamme assiemme e ci divertiamme nu mondo, a guardà e collezioncelle de straccelle, straccelle, pagliaccelle, pagliaccelle, puverelle, puverelle, di Erikafashion, mica devi parlà lì, devi stà solo a guardà a bella roba ca tiene esposta e poi magari Fraguliella in arte Erikafashion ci regalerà qualche pezzella bella, bella, comme ha fatte l'atra vota" .
E rispondendo Pepè dice all'amica Babà: "Mò...mò, sai, sai, che te diche... , ca mi hai...qua... quasi convinta, sto a venì lì..lì..da te, a..a..spiettame, sto...sto pà arrivà li...li da te".
Quindi Pepe' più sicura che mai e padroncina  della sua  stessa decisione, si dirige presso la casetta dell'amica Babà, che dista  a sua volta a due passi da  lei e cioè in via Del Vesuvio napoletano numero 2.
Testo favolistico-socio-psico-pedagogico-didattico a cura di: Fragolinarossa alias Erikafashion alias, alias Minerva Julia.
Le simpatiche foto  sono state  esposte, per gentile concessione, da parte della pradoncina delle adorabili cagnette.

L'autrice e scrittrice di favole: Fragolinarossa alias Erikafashion alias, alias, Minerva Julia inquesta sezione favolistica, ha deciso di lasciare integralmente la versione originale, non facendo alcuna traduzione o modifica in italiano, perchè la bellezza e il significato di tale conversazione fra le due cagnette Babà e Pepè sta nel dialetto napoletano.