martedì 7 agosto 2012

E..... fu così, che la fotocopia di Monna Lisa Del Giocondo raccontò la sua mitica storia.

Cosi fra un applauso e l'altro, della sfilata degli adorabili cappellini della collezione: "Stracci, pagliacci, poveracci"di Erikafashion, la fotocopia di Monna Lisa Gherardini maritata con un  Del Giocondo, che si  trova nell'altra stanza, comincia a narrare a quelle due gran simpatiche cagnette partenopee, la sua vera origine. 
Così, guardandole fisse negli occhi comincia a dire loro:"Care piccole e adorabili cagnette, la data in cui il grande Leonardo Da Vinci, dipinse il mio originale, risale all'incirca tra l'anno  1503  e il  1514, località più o meno dove fu dipinto fu Firenze, si tratta di un dipinto ad olio su tavola di 77x53cm, la donna in questione è Lisa Gherardini, moglie di Francesco Del Giocondo.
Il quadro attualmente si trova al museo del  Louvre  di  Parigi. La Gioconda fu acquistata da Francesco I re di Francia nel 1516, quando Leonardo Da Vinci si trasferì definitivamente da quelle parti, ed è per questo che l'originale  attualmente appartiene alla Francia e non all'Italia.


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Continuando Monna Lisa dice a Babà e Pepè: Care wagliuncelle mie, in sintesi chille ca va già ditte è la storia della Gioconda, sempre continuando dice:"Poi un bel giorno il quadre, si chille  originale disse a tutte  quante nuie, sue  fotocopie :"We piccerelle, vuie che o putite fà ,girate il mondo è divertitevi tanto e cambiateve nu poche o lucke, ma o vulite  capì ca non stiamme chiù no 1500, siamme  oramai negli anni 2000, ah finalmente ve la già   ditte......"
E accussi, sentendo parlà a issa, decisi  primma di famme nu belle girette in Italy, comme a città e  Napule,  dove ho imparate  tra l altre o dialette napulitane e poi di accettà l' invito di Erikafashion e d'indossà uno dei soie bielle cappielle, da soie colleziò intitolata "Stracci, pagliacci, poveracci".
Libera traduzione dal napoletano verso l'italiano, dell'ultima simpatica conversazione della fotocopia della Gioconda,verso Babà e Pepè:"Care bambine miei, in sintesi quello che vi ho raccontato è la storia di questo quadro.
Tempo addietro, sempre questo stesso originale cioè: Nostra signora Gioconda,  vedendo  tutte quante noi, sue piccole creaturelle stanche e  fotocopiate, ci disse, che per noi era giunta  l'ora di farci tanti bei viaggi, dato che lo potevamo fare attraverso il mondo multimediale, e inoltre ci ricordò, di cambiare un poco la nostra immagine, dato che non eravamo più nel 1500, ma bensì nel ventunesimo secolo, e così  sentendola  parlare, ho deciso io fotocopietta in crisi, di  farmi  prima un bel giretto  turistico nella bella  Italia, come ad esempio visitare  Napoli, dove ho imparato il dialetto napoletano e poi ho accettato l'invito di Erikafashion, d'indossare uno dei suoi bellissimi cappellini  della sua  amata collezione, intitolata "Stracci, pagliacci, poveracci".
E rispondendo, Pepè dice a Monna Lisa" I...e. l'aveva gia...a di...di..ttè, ca c e..c..e..era qualche co..cosa di ...di cambi..biato, in voi, cara Monna Lì, e continuando le dice ancora:"Quante è...è belle chillo ca  a...avite appena ditte, e...e  di  comme a...a.vite imparate o..o.. dialette napulitane.
Ttraduzione dal napoletano verso l' italiano di Pepè :" Io l'ho detto come appena vi ho vista, che in voi cara Monna Lisa c'era qualche cosa di diverso.Continuando  Pepè  le dice ancora:"Sapete cara signora fotocopietta Monna Lisa , è molto bello quello che avete appena detto e di come vi siete impegnata, per  imparare il simpatico dialetto napoletano, brava veramente brava.

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Ma presa  sempre più dalla conversazione  che sta avendo con le simpatiche Babà e Pepè, la fotocopia di Monna Lisa Gherardini, comincia a domandare loro che lavoro svolgono  e dice :"E mò  tocca a voi duie, sù raccuntateme, raccuntateme, chille ca facite di bello  na vita".  
E in risposta, Babà dice a Monnalisa: "Devi sapè na cosa  Momnna Lì , che Pepè ed ie da quante ci siamme trasferite qui nelle lontane Americhe, ci  siamme  specializzate in veterinaria  e da poco stiamme  a lavorà nella nostra professiò, pa aiutare quante più e possibile  altri nostri simili, e  nel far questo ci mettiamme tutto o nostre impegne, e  devi sapè natra cosa, che  di tante in tante Pepè ed ie,, amiamme parlà o napulitane, come hai potuto ben capire, insomma,  per non scurdarci ne di Napoli e ne  do Vesuvie, no?"
La fotocopia di Monna Lisa Gherardini, commossa di tutto quello che stava  sentendo e con le lacrime agli occhi, dice ad entrambe le adorabili cagnette:" E Wagliuncelle mie, wagliuncelle mie,  comme song veramente commossa di tutto chille ca avite ditte, e di comme tinite a cuore Napule e a soia cultura, nonostante siete esuli in terra assaie, assaie luntana  da Napule, e di comme vi prodigate  seriamente giorno dopo giorno per aiutare altri, col vostro  lavoro,  sapete che ve diche, care Babà e Pepè ca  siete veramente, due sfugliatelle napulitane de dolcezza, brave  brave, continuate accussì."
Traduzioni  dal napoletano all'i italiano, dell'ultima risposta che Babà  da alla  fotocopia della Gioconda:"Sai Monna Lisa, da poco Pepè ed io ci siamo speciallizzate in veterinaria, e ci stiamo prodigando tanto, per aiutare a guarire quanti più è possibile i nostri simili, nel far questo ci mettiamo tutto il nostro  impegno, e  molte volte dopo le ore stancanti di lavoro sia a  Pepè che  a me, piace dialogare in dialetto napoletano, come hai potuto ben capire, tanto per non scordarci nè di Napoli nè del vesuvio, no?
In risposta Monna Lisa dice a loro due:"Bambine mie sono veramente commossa, per tutto quello che avete appena  detto, e di quello che state facendo seriamente sia nella vostra professione di brave veterinarie, e anche di quello che simpaticamente fate per non dimenticarvi nè di  Napoli  nè del Vesuvio, brave continuate così.


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Pepè e Babà rispondendo al bel complimento fatto dalla fotocopia di  Monna Lisa Gherardini, le rispondono:"Grazie assaie Monnalì, si stata anche tu na sfugliatella piene cremma, oggi cu nuie.
Babà continuando dice;"Ti va si dopo a sfilata vieni cu nuie ca ti offrimme na bella pizzella, nel localine de Ciro?Isso sta qua dietre l 'angolo in via Delle Favole nummero 2.
Monna Lisa rispondendo dice:"Song veramente felice del vostro invite, grazie assai, piccerelle, ci verrò.e
Ultima traduzione  dal napoletano verso l'italiano di Babà e Pepè verso la fotocopia della Gioconda e viceversa"Sapete  Monna Lisa, oggi con noi  siete stata veramente una deliziosa sfogliatella ricca di  crema pasticcera. ( la sfogliatella è un  altro  tipico dolce  napoletano). 
E continuando Baba  dice ancora a  Monna Lisa:"Ti va di uscire con noi dopo la sfilata di Erikafashion, per andare a mangiare una bella pizza, nel localino di Ciro, che sta proprio qui dietro l'angolo, esattamente in via Delle Favole numero 2?
E Monna Lisa  accetta  volentieri l'invito..
Così, dopo la sfilata, felicemente tutte e tre vanno nel localino di Ciro.


                                                                      Fine



Nota personale : l'autrice in questa divertente e dolce favola, ha cercato quanto più è possibile, di rendere questo testo di facile comprensione a tutti, usando quasi  sempre delle accurate traduzioni dove necessitavano.



L'autrice spera tanto che vi siate divertiti nel leggere questo testo favolistico, dove sono stati accennati certi temi , ma che poi alla fin fine, l'autrice ha preferito far ritorno nella favola. E per quanto riguarda la morale? Beh chiilla ce sta, ce sta proprio, traduzione:" Beh quella ci sta, ci sta, basta solo cercarla e si troverà subito".



Ideatrice, autrice e scrittrice della simpatica favola" Fragolinarossa alias Erikafashion". Ideatrice e creatrice del cappellino che si vede nella foto,Erikafashion,.
Rielaborazione fotografica a cura di Erikafashion alias Fragolinarossa.

Ogni tanto,  una buona favola condita con un pò di allegria, fa proprio bene  sia ai grandi che ai più piccini



                                                           Ciao,ciao a tutti da Erikafashion.

Nonostante questo brano sia stato riveduto da attacchi hacker, e come si dice a Roma a ridaglie, nel senso che ci risiamo di nuovo, purtroppo il brano è stato alterato, ed io  l'ho  lasciato rovinato in alcune parti, così, chi lo legge, si può rendere immediatamente  conto, di quale miserabile  parte è capace un senza coscienza, quindi, mi scuso con il mio pubblico, ma non è colpa mia, ma si sa bene oramai di chi è la colpa, di chi si dovrebbe veramente vergognare, di stra cambiare delle favole con fine solo umanitario e sociale, ma tanto,  per questo  o questa individua, neanche la maschera ci può più!
È GENTE PURTROPPO, TALMENTE INFAME E VIGLIACCA, CHE QUANNO STRACAMBIA O FÀ SOLO DE NISCOSTO E MAI DAVANTI  A  L'ALTRI, E MÒ  O VOLETE SAPÈ PPERCHÈ O FÀ DÈ NISCOSTO? PPERCHÉ HA PAURA CHE QUARCUNO O PRMA O POI  GLI E SPUTI VERAMENTE N FACCIA, TARMENTE FÀ NNÀ PARTE A CCOSSÌ VILE E  SCHIFOSA, DEL RESTO COME SCRISSE UNO DEI PIÙ GRANNI DRAMMATURGHI AR MONNO: RIDE DELLE FERITE ALTRUI, COLUI CHE NON FU FERITO MAI!
PURTROPPO CARO PUBBLICO MIO, QUEST' URTIMA FRASE, GLI E LO  DOVUTA  A RICANTÀ, DE NOVO NER DIALETTO ROMANESCO A QUER L'INFAME.

mercoledì 25 aprile 2012

Adorabili cappellini.



Mentre la sfilata di Erikafashion continua con gradito  successo .........., 


.......La Fotocopia di Monna Lisa Del Giocondo decide di rispondere ,a quelle due gran simpaticone di Babà e Pepè.
Or bene,con ancora il sorrisino in bocca  per tutto quello che sta sentendo , la  fotocopia di Monna Lisa Del Giocondo decide di rispondere a quelle due gran simpaticone di  Babà e Pepè........,e dice  loro in dialetto napoletano:" We belle piccerelle,mo vedo ca  pure vuie parlate comma a mè  o dialette  napulitane,che piacire starve a sentì parlà accussì , che piacire,mò sapete che vi diche ,che  starei tutta a sirata a starve  a senti parlà a cussì" Traduzione dal napoletano all'italiano,di questa prima  conversazione da parte della fotocopia di Monna Lisa:"Care  piccole,dolci e adorabili creaturine, che piacere sentirvi parlare in  napoletano,sapete confidenza per confidenza , questo dialetto è  il mio  preferito e come appena posso lo parlo tranquillamente."
Sorpresa di tutto quello che sta sentendo,quella timidina di Pepè, prende parola  e dice a Monna Lisa:" Ma ma...allora...pure vu..vu..vuie sta..sta...state a parlà o...o...o dialetto  na..napulitane,che..che piacere  starve a.. a...sentì pa..parlà,ma..ma comme maie,comme maie,ra...raccuntate,ra..raccuntate Monna lì?"Seconda traduzione dal  napoletano all'italiano  di Pepè verso  la fotocopia Monna Lisa.:"Ma  come mai conoscete così bene il  dialetto napoletano?Raccontateci,raccontateci Monnalisa, Babà ed io siamo qui pronte per  ascoltarvi"......To be continued......

Ideatrice ed Autrice del testo ironico-favolistico-pedagogico ,fragolinarossa alias Erikafashion.
Ciao a presto per il continuo della favola.
Creazioni artistiche a cura di Erikafashion alias Fragolinarossa.
Fotografie a cura di Erikafashion alias Fragolinarossa.